lunedì 2 marzo 2015

Interludio 1: Il Giocatore Dominante


Fra il 1949 ed il 1954 i Minneapolis Lakers vinsero 5 titoli NBA.
Il leader della squadra era un centro di pelle bianca di nome George Mikan, la prima vera grande superstar del basket a stelle e strisce.
Mikan ebbe un ruolo fondamentale nell’evoluzione del gioco.
La sua presenza in campo portò l’ufficio competizioni della lega ad apportare alcune modifiche al regolamento, fra cui la più singificativa fu l’introduzione dell’orologio dei  24 secondi. Una modifica che contribuì in maniera decisiva all’espansione del gioco spingendolo verso quelle vette di popolarità che oggi conosciamo.
Il dominio di Mikan sotto i tabelloni fu così determinante per le vittorie dei Lakers che con lui prese corpo il concetto di centro dominante. Da allora e per molti degli anni a venire qualsiasi squadra avesse avuto velleità di vittoria non avrebbe potuto prescindere da un lungo  di livello sotto canestro.
I Boston Celtics degli anni ‘60 ne furono la perfetta dimostrazione. Vinsero 11 titoli in 13 anni, andando ad instaurare la più grande dinastia che lo sport americano abbia mai conosciuto.
Il profeta della squadra era Bill Russell, leader carismatico, leggenda vivente della NBA. Attorno a Bill ruotavano una serie di giocatori di eccelso livello, fra cui spiccava Bob Cousy, il primo vero grande playmaker nella storia del gioco.
L’asse play-centro si rivelò fondamentale per le fortune di Boston.
La dittatura dei Celtics stroncò i sogni di gloria di molte squadre e di alcuni fra i più grandi giocatori della storia.
Le principali vittime furono i Lakers e i suoi due giocatori simbolo: Elgin Baylor e Jerry West.
In quegli anni Celtics e Lakers incrociarono più volte le armi in finale. Boston ne uscì sempre vittoriosa, ma ogni volta era stata autentica, infuocata battaglia.
La prima grande finale fra le due squadre, le più titolate nella storia della NBA, arrivò nel 1962.

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